Inside/Outside è il tema dell’XI tappa di iDesign, un lungo percorso condotto da Daniela Brignone con l’ambizione di portare la cultura del design dentro il capoluogo siciliano. Un’opera di curatela dal forte potenziale che ogni anno dissemina per la città mostre, installazioni, talk e convegni a costo (quasi) zero ma ad alto tasso di volontà creativa
iDesign, letteralmente “io progetto”, è la rassegna fondata nel 2012 da Daniela Brignone, storica dell’arte e curatrice, che già nel 2015 fu inserita nella sezione “Design per la comunicazione” di ADI Design Index per la “valorizzazione della cultura del design come strategia per lo sviluppo del territorio”.
“È un lavoro che non interessa il design nella sua accezione più pura – spiega la curatrice - ma che lo mette in relazione con l’artigianato, attraverso una mappatura delle realtà presenti e passate sul territorio. Per farle conoscere e continuare a esistere”.
Significativo esempio di questa attività è il progetto Officine Calderai fondato dallo studio Martinelli Venezia, che ha fatto conoscere Via dei Calderai, l’antica strada palermitana degli stagnini e dei lattonieri.
Realizzando oggetti di design unici come lampade e oliere, racconta Brignone, il duo Martinelli Venezia è riuscito a trasformare la bottega del maestro Nino Ciminna mancato nel 2015, altrimenti destinata a scomparire, in un micro museo delle lavorazioni metalliche.
Uno spazio dedicato a un sapere antico, parte fondante dell’identità di Palermo, che lo scorso anno a iDesign ha ospitato un workshop dedicato ai giovani.
Il titolo dell’edizione 2023, “Inside/Outside - Spazi domestici visioni urbane”, punta quest’anno sull’insider, ovvero l’addetto ai lavori, in dialogo con l’outsider come ispiratore di nuove riflessioni.
Il “dentro” di una visione creativa e il “fuori” di una realizzazione, in una produzione che racchiude la storia dell’oggetto e l’esperienza di chi l’ha ideato, il riconoscimento della sua qualità, la relazione con il suo luogo di nascita.
Il percorso di questa mostra diffusa si snoda come ogni anno attraverso varie sedi. Ne indichiamo solo alcune.
All’ingresso di Palazzo Riso, sede del Museo Regionale d'Arte, “Il design come non l’avete mai visto. I deficit visivi come strumenti di comprensione del design” – a cura di Daniela Brignone e Dario Scarpati - punta a favorire la diffusione dei presidi per l’accesso ai luoghi della cultura da parte di un pubblico con disabilità.
Piccolo ed essenziale progetto espositivo ideato insieme alla Stamperia Regionale Braille, mostra oltre al modello architettonico tattile del Palazzo Reale di Palermo, alcune riproduzioni in grafica e bassorilievo di opere d’arte contemporanea (nella foto, un’opera di Banksy), elaborati di design (tra questi, il progetto della caffettiera Moka), libri tattili e in stampa NeroBraille. Presente anche una riproduzione in rilievo dei mosaici di Piazza Armerina.
Sempre a Palazzo Riso, affronta i temi dell’outside intesi come ambiente la mostra fotografica “Terramare”, curata da Fortunato D’Amico, dell’artista Daniela Pellegrini. Una rielaborazione in forma poetica, identitaria e culturale dei temi dell’acqua e delle terre, da cui traggono vita le biodiversità planetarie.
Al piano terra di Palazzo Amoroso, edificio progettato dai BBPR negli anni 70, l’Atelier Manima ospita “L’Universo di Cleto Munari” - progetto espositivo ideato da Contemporary Concept - mostra dedicata alla produzione artistica contemporanea di questo maestro dell’industrial design: oggetti, gioielli, occhiali tra arte, design e cultura, convivono con il progetto sociale ideato da Piero Di Pasquale e Carolina Guthmann che, con l’obiettivo di creare occupazione femminile nel Sud Italia, hanno avviato un bellissimo progetto di recupero dell’arte del ricamo a mano.
Come in ogni design week che si rispetti, non poteva mancare una location di archeologia industriale: i Cantieri Culturali alla Zisa, ex officine Ducrot realizzate a fine Ottocento, dove furono realizzate opere in legno e metallo in stile liberty disegnate dell'architetto palermitano Ernesto Basile.
“Una casa tutta per sé” - a cura di Maria Gabriella Pantalena - mostra le case che 14 architette hanno progettato per se stesse, mettendo al proprio servizio la professione e cercando al contempo di interpretare una visione che è emozionale e tecnica al tempo stesso. “Energia!” è la mostra che Genova BeDesign week porta a Palermo, frutto della collaborazione con DiDe, Distretto del Design di Genova.
La mostra “Olio in tutti i sensi” è invece un lavoro condiviso dalle Italian Design Week, un percorso attraverso prototipi realizzati da designer che hanno partecipato all’omonimo bando di concorso nazionale che si è svolto nel 2022. “Il design in Sicilia: utopia realizzata” è la mostra allestita da ADI Sicilia, guidata dal presidente Andrea Branciforti, che illustra i progetti di designer siciliani inseriti negli ADI Design Index dell’ultimo decennio.
Ai designer siciliani è dedicata anche “Effetto Sud. Esperienze creative in Sicilia”, esposizione di oggetti appartenenti a vari ambiti di produzione (tessile, arredamento di interni, outdoor), presso la Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano, Biblioteca Comunale.
“Unico 500#barbiedonna” è l’installazione di Eliana Maria Lorena che è il risultato di una ricerca sull’identità e sull’antropologia femminile attraverso l’icona della Barbie, tornata di grande attualità.
“Non un mero giocare con le bambole, ma un dialogo con il mutamento, che società, usi e religione impongono alle donne”. Presso la Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano, Biblioteca Comunale.
“Il prossimo anno abbiamo idee per aggregazioni insolite e abbiamo già pronto il concept, in collaborazione con una grande società italiana che vuole lavorare con noi a un progetto che ha a che fare con la realtà aumentata…” Daniela Brignone è già proiettata nella prossima edizione. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli per l’edizione 2024.
Informazioni e programma su iDesign – Palermo Design Week