In mostra dal 7 al 15 settembre la piccola, deliziosa collezione progettata da Iacchetti, Casadei e Zaven con artigiani peruviani

Si chiamano semplicemente Artesanos, artigiani, abitano tra le Ande e la Costa Peruviana, da 50 anni hanno un legame speciale con il nostro paese. E ora lavorano con i designer italiani per tradurre il loro saper fare in oggetti carichi di modernità.

Dopo il successo al FuoriSalone 2024, torna l’operazione curata da Luisa Bertoldo e Davide Fabio Colaci che ha unito il talento di Maddalena Casadei, Giulio Iacchetti e il duo Zaven a quello degli artigiani sudamericani della “fabbrica diffusa”.

Artesanos: una comunità nata negli anni 70

Gli Artesanos che danno il nome al progetto sono una comunità nata negli anni 70 come attività dell'Operazione Mato Grosso (OMG) quando i giovani guidati da Padre Ugo De Censi iniziarono in Sud America una diffusione capillare di scuole dedicate a tecniche come la scultura, l'intaglio, il mosaico, la tessitura e la vetrofusione per combattere la povertà attraverso l'arte e la bellezza.

Dal 7 al 15 settembre, i tavolini bassi Kero di Maddalena Casadei, la poltroncina Zaka di Zaven e sedute e tavoli Jaku di Giulio Iacchetti saranno esposti a Gussago (BS), nella chiesa di San Lorenzo.

Perché Artesanos è una sfida culturale prima ancora che progettuale

Artesanos è un progetto interessante.

Far parlare all’artigianato il linguaggio della contemporaneità è infatti sempre una sfida complessa. Farlo mettendo insieme due culture lontane e molto radicate – quella degli Artesanos, con il loro virtuosismo e il loro stile, sedimentato in 50 anni di attività, e quella dei designer italiani – lo è ancora di più.

Un progetto che vede attivi designer e artigiani in un rapporto diretto e personale – senza un’azienda che fa da tramite e committente - può infatti funzionare solo se si sviluppa un’affinità elettiva e se si trova – da entrambe le parti – la capacità di superare confini culturali e professionali per addentrarsi nel mondo dell’altro privi di zavorre mentali.

Solo così sarà possibile esprimere una libertà creativa che superi i confini vernacolari ed etnici, rendendo omaggio al patrimonio culturale senza farsi sopraffare dalla sua

 

Le storie delle persone prima di quelle dei prodotti

Non è un caso dunque che al centro della presentazione dei progetti a Gussago, insieme agli arredi, ci siano le storie dei designer che si intrecciano a quelle degli artigiani: i racconti del viaggio e di una permanenza in Perù che ha permesso a due mondi fisicamente così lontani di trovare un linguaggio comune.

Un percorso umano e di reciproca crescita personale prima ancora che professionale documentato dal regista e attore Francesco Mandelli e dal fotografo Alessandro Treves, che hanno catturato l'essenza di Artesanos e delle sue comunità operative in un documentario e in un reportage fotografico.

In mostra, a Gussago, ci saranno tutti i pezzi prima nuova collezione di questa operazione a cura di Luisa Bertoldo e Davide Fabio Colaci, denominata ADB24, che rielabora arredi storici dell'ufficio stile di Chacas, sede principale di Artesanos sulle Ande: i tavolini bassi Kero di Maddalena Casadei, con bordi intagliati, la poltroncina Chaka del duo Zaven, che utilizza essenze di legno naturali del nord del Perù e combina elementi strutturali con componenti morbidi, le sedute e i tavoli Jaku di Giulio Iacchetti, una collezione dalla costruzione semplice con elementi geometrici a sezione triangolare o rettangolare.

Artesanos, Gussago (BS), Chiesa di San Lorenzo, Piazza S.Lorenzo,1

7 – 15 Settembre – Artesanos
19 – 29 Settembre – Asociacion de Artesanos Don Bosco