Nella splendida cornice del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore e in altri luoghi simbolo della cultura partenopea, è iniziata Edit Napoli, la prima fiera fisica di settore in Italia

Napoli, Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore,

16–18 ottobre 2020

Edit Napoli, la fiera dedicata esclusivamente al design editoriale e autoriale, inaugura la sua seconda edizione (leggi qui), confermandosi così come la prima fiera fisica di settore in Italia nell’era di una pandemia che sta sconvolgendo le logiche globali.

Al link www.editnapoli2020.com si può vivere’ la fiera anche in remoto con business room dedicate; dal 20 ottobre sarà inoltre possibile immergersi nel tour virtuale 3D.

Edit Napoli raccoglie sotto la stessa etichetta una selezione di designer, aziende e artigiani che nel loro processo creativo si avvalgono di modalità produttive di alta qualità e che fondono idee contemporanee ai saperi antichi del fare.

L'evento, organizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con una forte connotazione curatoriale e allo stesso commerciale, vuole dar voce al design d’autore, alle realtà che fanno della qualità rispetto alla quantità, della territorialità rispetto alla globalizzazione e della filiera trasparente i loro punti di forza.

Le ideatrici del progetto, Domitilla Dardi, curatrice e storica del design, ed Emilia Petruccelli, buyer e imprenditrice, credono con forza nell’attualità dei temi e nelle opportunità concrete per i designer a cui si rivolgono, diventati già una comunità internazionale che condivide un modello di fiera.

Oltre alla passione, Edit Napoli porta avanti un’idea di business a lungo termine che dev’essere in grado di vedere e prevedere il mercato e le variabili in continuo mutamento.

“Qualche mese fa era difficile immaginare che ci saremmo ritrovati a lavorare a Napoli, una città che conferma, con la sua potenza ed energia, la sua forte vocazione innovativa. Noi ci crediamo fortemente e abbiamo fatto di tutto per esserci. Oggi Edit Napoli apre ai suoi visitatori con 70 espositori e progetti che si legano a tre luoghi simbolo della cultura partenopea” spiega Emilia Petruccelli.

70 espositori, tra designer, aziende e artigiani internazionali presentano i loro prodotti all’interno del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, luogo storico nel cuore dei vicoli napoletani. Tra i tanti, sono presenti brand affermati come gli italiani Botteganove, De Castelli, Fabscarte, Forma&Cemento, Medulum, Scapin Collezioni, Hebanon Fratelli Basile - 1830, mentre il panorama internazionale è rappresentato da nomi come Milla Novo, Constance Guisset Studio,l'architetto Aline Asmar d’Amman in collaborazione con Laboratorio Morseletto.

“Il segnale positivo è che abbiamo un numero totale degli espositori superiore alla prima edizione. Non solo: sono particolarmente orgogliosa di vedere nomi emergenti di giovanissimi che hanno scelto Edit Napoli per il loro debutto in una fiera di settore con una sezione a loro dedicata, il Seminario” racconta Domitilla Dardi.

Una delle sale del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore è stata infatti trasformata in un inedito loft animato dalle creazioni di designer under 30 e brand con meno di 3 anni di storia alle spalle — tra cui Basis Rho, Duilio Secondo Studio, Mirei Monticelli, Tom Robinson, Studio Rlon.

Il suggestivo cortile del Complesso, invece, è allestito con uno special corner creato dall’architetto napoletano Giuliano Andrea dell’Uva con i pezzi della nuova collezione Carpet disegnata per lo storico brand campano Ceramica Francesco De Maio.

Sotto l’etichetta Made in Edit, la fiera consolida il legame con la produzione artigianale e il design di qualità attivando una collaborazione inedita tra la poliedrica Sara Ricciardi, designer di origini campane, e il raffinato Simone Piva, artigiano e maestro dei materiali, che insieme hanno creato Ora, una collezione di oggetti dedicati a una idea inaspettata di wellness.

Edit Napoli conferma inoltre il forte legame con il territorio che la ospita, portando con Edit Cult il design internazionale all’interno di luoghi simbolo della cultura della città: il Teatro San Carlo ospita le collezioni di Martino Gamper per Moroso (Metamorfosi) e di Andrea Anastasio per Foscarini (Madre e Filo); Anastasio è inoltre protagonista di una personale curata da Alessandro Rabottini al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove presenta Aritmia, un lavoro originale sull’archivio storico della Ceramica Gatti 1928 di Faenza; mentre Jaime Hayon crea per BosaCeramic Tower, una spettacolare installazione site-specific progettata per il Museo Civico Gaetano Filangieri.