Installazioni, city trail, dibattiti visionari e una nuova guida digitale: cosa aspettarsi dalla 21sima edizione dal 16 al 24 settembre

Il London Design Festival sta per occupare, per la 21sima volta, la capitale britannica: per 9 giorni, dal 16 al 24 settembre, Londra si vestirà di luci, colori e suoni progettati per raccontare la storia, il presente e il futuro del design.

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Londra usa il suo Festival per celebrare le sue glorie passate, attualizzandole (ci saranno installazioni luminose high tech, ideate per illustrare l’opera di Sir Christopher e un Trail di scoperta della King’s Road e di Chelsea negli anni 60 e 70). E apre i suoi numerosissimi showroom e spazi espositivi, mobilitando 13 Design Districts per raccontare il meglio dello status quo dell’industria creativa e produttiva internazionale. Mentre al V&A mette in scena il Global Design Forum per investigare il ruolo del design per affrontare le sfide del domani.

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Global Design Forum al V&A per il London Design Festival 2023

All’interno dello storico museo, da sempre al centro del London Design Festival, arriveranno infatti speaker da tutto il mondo (leggi il programma qui) che si confronteranno su tematiche come la progettazione speculativa e transdisciplinare, la sostenibilità dei materiali, il passaggio da product a service design in vista di uno sviluppo circolare, l’uso di AI e il ruolo che il progetto può avere nello sviluppo di soluzioni che ci permettano di adattarci ai cambiamenti paesaggistici e climatici estremi che ci aspettano.

Le installazioni al V&A

Come di consueto, il museo di animerà anche con progetti site specific realizzati da progettisti internazionali, quest’anno con focus sul nostro rapporto con i materiali.

Ci saranno designer emergenti, come Andu Masebo, che racconta la storia della vita di un'auto rottamata attraverso una serie di oggetti ispirati dai racconti dei suoi proprietari. E un Santuario dei Fiori, decorato con 50mila fiori di carta washi realizzati a mano da artigiani della Gufu Prefecture in Giappone. L’architetta, artista e artista palestinese Dima Srouji, V&A Jameel Fellow, presenterà oggetti e film che riformulano la storia di vetro nella Grande Siria e in Palestina. Mentre l'artista canadese di origine britannica Nirbhai (Nep) Singh Sidhu con l'organizzazione artistica britannica Without Shape Without Form presenta Unstruck Melody: arazzo, scultura e un cortometraggio che crea momenti di scoperta di sé attraverso gli insegnamenti sikh contemporanei.

Non mancherà la tecnologia e la denuncia sociale con Maya: The Birth of a Superhero, un'installazione immersiva VR di Poulomi Basu e CJ Clarke che racconta la storia di una ragazza che si trasforma in un supereroe i cui poteri derivano dalle mestruazioni. Un’opera di denuncia dell’esilio mestruale e della violenza contro le donne nell’Asia meridionale.

Wren 300 – i landmark projects

Il trecentesimo anniversario della morte di Sir Christopher Wren è l’occasione per raccontare al grande pubblico la storia del grande architetto, autore della ricostruzione di Londra dopo il Great Fire del 1666 nonché dell’iconica Saint Paul’s Cathedral.

Il London Design Festival sceglie di farlo con due installazioni di autori contemporanei che, invece della solita mostra storico-didascalica, costruiscono esperienze in grado di immergere i visitatori nel mondo di Sir Christopher Wren e di far loro cogliere il suo senso e significato storico.

Aura di Pablo Valbuena

La prima installazione di Wren 300 è Aura, di Pablo Valbuena. Si tratta di un’installazione live che trasforma i suoni della cattedrale in una linea pulsante di luce proiettata su scala architettonica.

Con una performance, di fatto co-creata dal pubblico e dall’edificio – di fatto una materializzazione fisica di suoni d’ambiente - , Pablo Valbuena racconta il legame fortissimo che Wren riusciva a creare tra l’architettura e chi la abitava.

Halo di Studio Waldemeyer

St Stephen Walbrook è invece il sito che ospira la landmark installation di Studio Waldemeyer. Qui, un pendolo conico traccerò un percorso celeste attorno al celebre altare di Henry Moore, che evoca i moti planetari, creando un alone etereo. Mentre lente transizioni di colore sulla grande cupola, ispirate a fenomeni naturali come l’aurora boreale, amplificheranno l’aura meditativa dello spazio.

Le installazioni in altre parti della città

Le Festival Commissions e gli Special Projects, commissionati dal London Design Festival, occuperanno rispettivamente The Strand, Canary Wharf e Shoreditch.

The Spirit of Place a The Strand

Simone Brewster in collaborazione con Amorim presenterà Spirit of Place su The Strand, un'installazione di 5 vasi scultorei di grandi dimensioni. Si tratta di una rappresentazione metaforica di una foresta di sughero a Herdade de Rio Frio, in Portogallo per raccontare come il futuro sostenibile della foresta sia stato progettato attraverso 4 strategie sostenibili.

Mandala Lab del Rubin Museum a Canary Wharf

Si ispira invece ai principi buddisti, il Mandala Lab del Rubin Museum a Canary Wharf, una struttura che contiene una planimetria metaforica da affrontare attraverso 5 esperienze ludiche che ci guidano lungo un viaggio interiore incentrato sulla consapevolezza di sé e la consapevolezza degli altri.

Shoreditch Electric Light Station

La pluripremiata artista Morag Myerscough, in collaborazione con MINI, ha realizzato un'installazione immersiva presso la Shoreditch Electric Light Station, un viaggio che porta a cogliere il senso della strategia del marchio nello sviluppo di una vita urbana sostenibile.

Spazio ai giovani: il Launch Pad

L’Inghilterra crede molto nel potere della sua industria creativa che sta crescendo a una velocità quasi doppia rispetto agli altri settori economici e che, negli ultimi dieci anni, ha generato un valore aggiunto lordo (cioè al netto delle imposte dirette) di 108 miliardi di sterline.

Non a caso, uno degli obiettivi del Festival, co-fondato da Ben Evans dal 2003 e da lui ancora diretto, è da sempre attrarre giovani talenti all’interno dell’eco-sistema del design UK. Che se da un lato vanta università di altissimo livello, dall’altro registra sempre meno interesse su tematiche relative al progetto tra gli alunni più giovani (quelli che si preparano agli esami GCSE ed A Levels, tra i 16 e i 18 anni)

Per dare sempre più visibilità ai giovani talenti, in occasione di questo London Design Festival 2023, nasce Launch Pad, un nuovo format espositivo specificamente pensato per i talenti emergenti.

Il London Design Festival per tutti: Daydreaming on the King’s Road

Aprirsi a un pubblico più vasto di quello tradizionalmente attratto da tematiche progettuali è sempre una sfida per chi organizza una design week.
Quest’anno, facendo leva sul territorio e la sua cultura mitica, il London Design Festival propone un City Trail in Kings Road e Chelsea a cura di Anna Stewart e Tetsuo Mukai.

Daydreaming on the King’s Road sarà un itinerario-viaggio attraverso i luoghi più iconici di Londra per scoprire il lavoro di chi qui ha creato opere di musica, moda e design intramontabili. Come Vivienne Westwood, Mick Jagger, Terence Conran, i Beatles.