Intrecciando biografia, indole e carriera di Luigi Illica, il volume ripercorre l’attività giornalistica del librettista di Castell’Arquato, dagli inizi nella Milano del 1879 fino all’approdo al Corriere della Sera, allora diretto da Eugenio Torelli Viollier.
Dopo l’esperienza nel quotidiano, Illica si trasferisce nel 1881 a Bologna per fondare con Luigi Lodi e l’avvocato Barbani Brodani il quotidiano Don Chisciotte, che ha in Giosuè Carducci la punta di diamante come caporedattore.
Una storia di ieri che aiuta a riflettere sul giornalismo di oggi e sulla sensibilità dell’arquatese per le questioni sociali, che riprenderà con il ritorno a Milano nel 1882 quando accetta di lavorare con Paolo Valera e altri giornalisti nell’inchiesta intitolata “Il ventre di Milano”, atto d’accusa contro il progresso che dimentica l’umanità.
Successivamente la coppia d’arte Illica-Giacosa produce i libretti di Bohème, Tosca, Butterfly e la collaborazione a La Lettura, inserto culturale del Corriere della Sera fondato nel 1901 per volere del direttore Luigi Albertini, e diretto da Giacosa dal 1901 al 1906, anno della morte.
La pubblicazione edita da Fondazione Donatella Ronconi ed Enrica Prati, con testi introduttivi Massimo Baucia, Gianni Canova e Carlo Fontana, analizza per la prima volta nei dettagli e testimonia il talento straordinario di Illica: ne sono esempio il carteggio con Puccini, un inedito scambio epistolare ritrovato nell’archivio Ricordi, con il musicista Tebaldini e con la moglie di Toscanini, a cui è indirizzata un’emozionante missiva sul destino dell’ “artista”.