Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS apre con un percorso espositivo dal titolo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” e lo fa a Ferrara, non a caso.

Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS apre con un percorso espositivo dal titolo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” e lo fa a Ferrara, non a caso.

Il museo offre al visitatore un viaggio nei primi mille anni dell’Italia ebraica attraverso un racconto significativo, curato da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, con l’allestimento dello studio GTRF di Brescia.

A scandirlo sono oltre duecento oggetti preziosi, fra i quali venti manoscritti, sette incunaboli e cinquecentine, diciotto documenti medievali, quarantanove epigrafi di età romana e medievale, e centoventuno tra anelli, sigilli, monete, lucerne e amuleti, poco noti o mai esposti prima, provenienti dai musei di tutto il mondo.

Una tripla inaugurazione: la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, che del Museo costituisce, dal punto di vista scientifico ed espositivo, la prima grande sezione; lo spettacolo multimediale “Con gli occhi degli Ebrei italiani”, che rappresenta l’introduzione permanente ai temi del MEIS; il grande edificio restaurato di via Piangipane, nel centro storico di Ferrara, che fino al 1992 ospitava le carceri cittadine, luogo di reclusione ed esclusione per eccellenza, e che ora torna a vivere come spazio aperto e inclusivo.