A Locorotondo, in Puglia, la mostra “Ground Control” accende i riflettori sulla relazione tra coscienza umana, tecnologia e ripercussioni sull’ambiente attraverso le visioni – tra reale e virtuale – di cinque fotografi

Nell’ambito di Pensiericorrenti, festival che mescola cultura e scienza, musica e ambiente in programma a Locorotondo, in Puglia, dal 27 al 31 luglio, la mostra Ground Control curata da Laura Tota indaga la relazione tra coscienza di sé, tecnologia e ripercussioni sull’ambiente attraverso i progetti di cinque fotografi: Pasquale Fanelli, Luca Marianaccio, Maria Mavropoulou, Franziska Ostermann, Luke Saxon.

Una selezione di opere lontana dai cliché

Una ricerca internazionale e trasversale con un’estetica sofisticata molto precisa, lontana dai cliché legati al tema, spesso abusato/svuotato, dell’ambiente. 

L’allestimento della mostra in esterno è stato ideato da Francesco Convertini/Quattroccì, mancato esattamente un mese fa. Esposte sui muretti a secco tipici della Valle d’Itria, le opere dialogano con l’incantevole territorio di uno dei borghi più belli d’Italia.

Un’indagine tra uomo, natura e realtà virtuale

Tra reale e virtuale, Ground Control vuole indagare attraverso le visioni di cinque fotografi il rapporto tra uomo, ambiente e tecnologia per innescare una riflessione sulla contemporaneità e sull’avvenire di questa delicata relazione che da uno sterile monologo, che si regge sul controllo/sfruttamento dell’uomo sulla natura attuato mediante processi produttivi sempre più innovativi, deve tornare a essere un dialogo.

5 autori, 5 visioni

In 404 Not Found, Luca Marianaccio racconta con immagini nitide, lucide e asciutte un ambiente mediato dalla tecnologia. Sono frammenti sospesi nel tempo e nello spazio, dettagli di scenari in cui la tecnologia si insinua nelle maglie larghe della quotidianità e dell’identità individuale e collettiva.

A Hollow Garden di Maria Mavropoulou rappresenta il tentativo di trovare un modo per intrecciare due diversi modi di esistere reale e virtuale cercando di raggiungere un punto di equilibrio per cui un giardino può esistere nel mondo digitale non solo come rappresentazione vuota di quello naturale, ma come entità autonoma.

Nulla Dies Sine Linea di Pasquale Fanelli si sviluppa sul concetto di concatenazione degli eventi nel tempo. Attraverso l’utilizzo di foto d’archivio, materiali fotografici della Nasa e scatti inediti, l’autore pone sulla stessa linea di analisi l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, passato, presente e futuro per creare consapevolezza sul peso delle decisioni prese da ogni singolo individuo.

 

In Selfobservations, Franziska Ostermann indaga la pluralità di identità generabili nel mondo digitale, rendendole visibili in un livello intermedio tra virtualità e realtà. Dirigendo verso se stessa selfie realizzati in passato, Franziska si mette in dialogo con versioni sé del passato che possono incontrarsi solo nello spazio pittorico della fotografia.

Le fotografie The Same But Different di Luke Saxon attingono dalla quotidianità con ironia e disincanto. Attraverso la giustapposizione di immagini di diversa provenienza e ponendo in dialogo elementi reali estranei tra loro, è come se, simulando un gioco da bambini, lartista coprisse con il palmo della mano un solo occhio, alternando visioni lontane e lasciando che convergano in un dialogo fresco e fecondo.

L’inaspettata continuità che si crea tra forme umane e forme naturali diventa così un monito a non ignorare la dipendenza reciproca tra due entità che devono tornare a dialogare per assicurare la reciproca permanenza sulla Terra.

La dedica al ricordo e ai sogni di Francesco Convertini

Questa mostra è dedicata a Francesco Convertini, il cui futuro si è spezzato troppo prestospiega la curatrice Laura Tota.

Ciulicchio, così lo chiamavano tutti, ha ideato gli allestimenti e li ha realizzati attraverso le nostre mani. Il suo futuro sarebbe stato fulgido e lucente, e avrebbe reso tale anche quello di tutti noi attraverso la sua inesauribile genialità e voglia di vivere. Nella sua testa non c’era pensiero che non si potesse realizzare e sarà per sempre così. Ciao Francesco, i tuoi sogni sono al sicuro con noi.