In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra a Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro

Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000

MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, dal 25 aprile al 16 settembre 2018

 

In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra al docente, storico, critico, politico, progettista Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro.

 

Gli architetti di Zevi. Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000, che presenta materiali provenienti dai fondi archivistici del MAXXI, della Fondazione Zevi e di molte istituzioni nazionali, vuole riscoprire alcune figure di progettisti italiani straordinari rimasti in secondo piano, rendere più chiaro il ruolo fondamentale di Bruno Zevi nel dibattito architettonico nazionale del dopoguerra ed evidenziare l’importanza del rapporto tra architettura e politica attiva.

 

 

Maurizio Sacripanti, Luigi Pellegrin, Franco Albini, Giovanni Michelucci, Mario Ridoldi, Carlo Mollino sono soltanto alcuni dei 35 architetti che la mostra, a cura di Pippo Ciorra e Jean-Louis Cohen, mette in evidenza, i cui progetti, pubblicati e sostenuti da Zevi, hanno accompagnato il suo percorso in oltre 50 anni di attività critica e militante.

Tra questi il Ponte sul Basento realizzato a Potenza tra il 1967 e il 1976 da Sergio Musmeci, il Padiglione del Venezuela ai Giardini della Biennale di Venezia del 1953 di Carlo Scarpa, l’edificio polifunzionale in via Campania a Roma di Lucio Passarelli (1961-1964), gli immensi volumi della Cartiera Burgo di Mantova realizzata da Pier Luigi Nervi (1961-1964), e il Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine di Mario Fiorentino realizzato tra il 1946 e 1949.

 

 

Gli architetti di Zevi si presenta come una grande biblioteca, sulle cui pareti campeggiano alcune citazioni chiave del grande critico alternate a fotografie, video, libri e riviste capaci di raccontare il suo impegno e i suoi plurimi interessi.

Esposti su tavoli e supporti disegni, plastici e materiali visivi raccontano i lavori dei tanti architetti coinvolti accanto ai testi che ne parlano, mentre l’inconfondibile voce e l’immagine televisiva di Zevi accompagnano il visitatore nel percorso insieme a una ampia timeline illustrata della vita e delle sue opere.

La mostra è accompagnata da un ricco programma di approfondimento sui protagonisti di ieri e sui temi del dibattito architettonico odierno, e da un ampio catalogo.

 

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Pier Luigi Nervi, Cartiera Burgo, Mantova 1961-1964. Archivio Pier Luigi Nervi, Collezione MAXXI Architettura, courtesy Fondazione MAXXI Roma
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In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra a Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro - Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000 MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo Roma, dal 25 aprile al 16 settembre 2018   In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra al docente, storico, critico, politico, progettista Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro.   Gli architetti di Zevi. Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000, che presenta materiali provenienti dai fondi archivistici del MAXXI, della Fondazione Zevi e di molte istituzioni nazionali, vuole riscoprire alcune figure di progettisti italiani straordinari rimasti in secondo piano, rendere più chiaro il ruolo fondamentale di Bruno Zevi nel dibattito architettonico nazionale del dopoguerra ed evidenziare l’importanza del rapporto tra architettura e politica attiva.     Maurizio Sacripanti, Luigi Pellegrin, Franco Albini, Giovanni Michelucci, Mario Ridoldi, Carlo Mollino sono soltanto alcuni dei 35 architetti che la mostra, a cura di Pippo Ciorra e Jean-Louis Cohen, mette in evidenza, i cui progetti, pubblicati e sostenuti da Zevi, hanno accompagnato il suo percorso in oltre 50 anni di attività critica e militante. Tra questi il Ponte sul Basento realizzato a Potenza tra il 1967 e il 1976 da Sergio Musmeci, il Padiglione del Venezuela ai Giardini della Biennale di Venezia del 1953 di Carlo Scarpa, l’edificio polifunzionale in via Campania a Roma di Lucio Passarelli (1961-1964), gli immensi volumi della Cartiera Burgo di Mantova realizzata da Pier Luigi Nervi (1961-1964), e il Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine di Mario Fiorentino realizzato tra il 1946 e 1949.     Gli architetti di Zevi si presenta come una grande biblioteca, sulle cui pareti campeggiano alcune citazioni chiave del grande critico alternate a fotografie, video, libri e riviste capaci di raccontare il suo impegno e i suoi plurimi interessi. Esposti su tavoli e supporti disegni, plastici e materiali visivi raccontano i lavori dei tanti architetti coinvolti accanto ai testi che ne parlano, mentre l'inconfondibile voce e l’immagine televisiva di Zevi accompagnano il visitatore nel percorso insieme a una ampia timeline illustrata della vita e delle sue opere. La mostra è accompagnata da un ricco programma di approfondimento sui protagonisti di ieri e sui temi del dibattito architettonico odierno, e da un ampio catalogo.  
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Pier Luigi Nervi, Cartiera Burgo, Mantova 1961-1964. Archivio Pier Luigi Nervi, Collezione MAXXI Architettura, courtesy Fondazione MAXXI Roma
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In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra a Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro - Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000 MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo Roma, dal 25 aprile al 16 settembre 2018   In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una mostra al docente, storico, critico, politico, progettista Bruno Zevi e a quell’architettura italiana moderna e contemporanea che promosse con il suo lavoro.   Gli architetti di Zevi. Storia e contro storia dell’architettura italiana 1944 – 2000, che presenta materiali provenienti dai fondi archivistici del MAXXI, della Fondazione Zevi e di molte istituzioni nazionali, vuole riscoprire alcune figure di progettisti italiani straordinari rimasti in secondo piano, rendere più chiaro il ruolo fondamentale di Bruno Zevi nel dibattito architettonico nazionale del dopoguerra ed evidenziare l’importanza del rapporto tra architettura e politica attiva.     Maurizio Sacripanti, Luigi Pellegrin, Franco Albini, Giovanni Michelucci, Mario Ridoldi, Carlo Mollino sono soltanto alcuni dei 35 architetti che la mostra, a cura di Pippo Ciorra e Jean-Louis Cohen, mette in evidenza, i cui progetti, pubblicati e sostenuti da Zevi, hanno accompagnato il suo percorso in oltre 50 anni di attività critica e militante. Tra questi il Ponte sul Basento realizzato a Potenza tra il 1967 e il 1976 da Sergio Musmeci, il Padiglione del Venezuela ai Giardini della Biennale di Venezia del 1953 di Carlo Scarpa, l’edificio polifunzionale in via Campania a Roma di Lucio Passarelli (1961-1964), gli immensi volumi della Cartiera Burgo di Mantova realizzata da Pier Luigi Nervi (1961-1964), e il Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine di Mario Fiorentino realizzato tra il 1946 e 1949.     Gli architetti di Zevi si presenta come una grande biblioteca, sulle cui pareti campeggiano alcune citazioni chiave del grande critico alternate a fotografie, video, libri e riviste capaci di raccontare il suo impegno e i suoi plurimi interessi. Esposti su tavoli e supporti disegni, plastici e materiali visivi raccontano i lavori dei tanti architetti coinvolti accanto ai testi che ne parlano, mentre l'inconfondibile voce e l’immagine televisiva di Zevi accompagnano il visitatore nel percorso insieme a una ampia timeline illustrata della vita e delle sue opere. La mostra è accompagnata da un ricco programma di approfondimento sui protagonisti di ieri e sui temi del dibattito architettonico odierno, e da un ampio catalogo.   [gallery ids="191839,191835,191837"]
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Mario Fiorentino, Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine, Roma 1946/1949. Archivio Mario Fiorentino, Collezione MAXXI Architettura, courtesy Fondazione MAXXI Roma
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Mario Fiorentino, Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine, Roma 1946/1949. Archivio Mario Fiorentino, Collezione MAXXI Architettura, courtesy Fondazione MAXXI Roma
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