Il ritmo placido del lago, la rigogliosa natura circostante, un progetto architettonico contemporaneo e sensibile al genius loci: è il resort-scrigno che ha voluto Daniela Fantini a Pella d’Orta

Casa Fantini nasce dalla passione per il genius loci, per ciò che è genuino e artigianale, e rappresenta la cultura della terra dove sono le mie radici, dove potere vivere un’esperienza emozionale, in pieno spirito ‘lake time’, con il ritmo lento che l’aura mistica del lago, e il suo silenzio, suggeriscono”.

Così dice Daniela Fantini, amministratrice di Fantini Rubinetti, parlando di Casa Fantini/lake time, boutique hotel cinque stelle di recente inaugurazione, costituito da due edifici fronte lago – uno d’epoca, che un tempo ospitava l’albergo Il pesce d’oro, e uno di nuova edificazione – per un totale di nove camere e due suites (62 mq ciascuna), a Pella, in provincia di Novara, sul lago d’Orta.

Daniela Fantini ha un legame profondo con il suo territorio, con la sua cultura e i valori – lì ancora forti – della famiglia, perciò, quando non è in giro per il mondo, ama trascorrere il suo tempo sul lago. D’altronde, non a caso è passato alla storia il cosiddetto Idillio d’Orta (1882) tra Lou Andreas-Salomé e Friedrich Nietzsche, sbocciato mentre si dilungavano in passeggiate lacustri o sul vicino Sacro Monte d’Orta.

Il progettista di Casa Fantini, Piero Lissoni, ne ha interpretato con sensibilità il genius loci, disegnando “ambienti soft e ariosi, dov’è gradevole arrestarsi, ascoltare musica, leggere, meditare, chiacchierare, perdersi nella magnifica vista... Tutto è attentamente  e discretamente predisposto, tutto è ‘integrato’, allo scopo di trasmettere agli ospiti un’atmosfera di serena tranquillità, perché ci si deve sentire come a casa propria”.

Pietra tipica locale e legno accoya sono i principali materiali costitutivi e, anzi, le doghe lignee della facciata, dal taglio refendino (antico tipo di lavorazione recuperato), hanno permesso non di rivestire l’immobile ma di “tagliargli addosso” un abito che fluidamente si integra con il paesaggio esterno.

Anzi, Samuel Lorenzi, partner di Lissoni Architettura, parla addirittura di un ‘interno-esterno’ senza limiti, cioè la rigogliosa natura lacustre che quasi entra in casa, grazie anche a serramenti scorrevoli, al piano terra, che, una volta spalancati, non costituiscono barriera con l’esterno.

Ma un altro punto focale di Casa Fantini/lake time è una sorta di ‘serra’ interna ricavata grazie a un cavedio della zona lounge, da cui, oltre a godere della luce naturale, si può anche piacevolmente intravvedere il verde esterno.

Creando questo hotel-scrigno, l’obiettivo della proprietà è stato in primis quello di valorizzare il fascinoso territorio lacustre – dove anche sorge anche la Fantini Rubinetti – ma, al contempo, costituire una forte identità aziendale, riuscendo a realizzare, grazie a Casa Fantini, un compendio dei migliori prodotti aziendali riuniti in una mostra ideale permanente.

Progetto: LISSONI ARCHITETTURA