Progetto di Winka Dubbeldam/Archi-Tectonics
Foto di Richard Powers
Testo di Antonella Boisi

Il progetto di addizione di questa casa a schiera a Chelsea, New York, è tra i lavori più recenti dello studio Archi-Tectonics, capitanato da Winka Dubbeldam.

Una townhouse in pietra e mattoni a vista, dalla classica planimetria lunga e stretta, che la progettista, nata e cresciuta in Olanda, studi alla Columbia University sotto l’egida di Bernard Tschumi, aveva già ristrutturato anni fa e recentemente oggetto di un’estensione in sezione per ricavare altri due livelli abitativi e un tetto-giardino.   Medesimo il committente, uno stilista di moda, e medesimo l’approccio architettonico con cui Dubbeldam ha affrontato l’intervento: una serie di innesti compositivi di segno organico-scultoreo, che vivono di forte matericità e di leggerezza dei piani, sembrano ritagliati da fogli di carta ma richiamano l’immagine di certi totem bronzei di Constantin Brancusi.   La cifra del nuovo risiede nella configurazione del curtain wall inclinatoche determina il ritmo e l’effetto texturizzato del fronte affacciato sul giardino interno. Risultato di geometrie strutturate con modelli informatici in 3D, è stato concepito come fluida membrana di acciaio e vetro, maglia piegata e curvata protagonista della costruzione spaziale generosa di luce e di scorci visivi dinamici.   Mixata dall’innesto di tavole in legno duro di palissandro brunito e di porte vetrate basculanti per consentire un accesso diretto al giardino e alla terrazza, agisce come filtro ed elemento connettivo dei quattro livellidi cui dispone ora l’abitazione.   Al livello inferiore, tre zone ben articolate: ospiti, ufficio-studio e biblioteca; al piano superiore(corrispondente al livello zero d’ingresso), il soggiorno che integra in un’open space salotto, sala da pranzo e cucina; al primopiano, la suite matrimoniale, con accesso diretto alla terrazza-belvedere. Al secondo e ultimo livello, altre due camere da letto, un’ampia sala da bagno e una stanza per la tv.   E se al livello -1 del giardino, sono tre le ampie porte-finestre pivottanti sviluppate per tutta la lunghezza del fronte a svolgere un insolito ruolo visivo (proiettano e protendono la figura della libreria verso l’esterno, come fosse parte di un salotto continuo), alla quota d’ingressoè la scala esterna con gradini lignei e corrimano-parapetto in metallo, a consentire il collegamento con l’isola verde, ricavata al livello inferiore.   In questa porzione della casa che racchiude la zona giorno, il fronte assume così il ruolo di un curtain wall vetrato che esprime l’interpretazione della griglia geometrica cartesianain un campo di trasparenze continue. Per contrappunto, la linearità deglispazi interniricorda la pianta aperta e flessibile del loft americano, dall’atmosfera più romantica e intima che postindustriale e ruvida, come sottolinea la tavolozza materico-cromatica selezionata che ha privilegiato la scelta di un legno uniforme di provenienza siberiana per tutte le pavimentazioni.   O come sottolinea la presenza del grande camino in pietranel soggiorno, un monolite a tutt’altezza che armonizza con i grigi delle pareti concepite come fondali neutri e dei vetri satinati della cucina di design e produzione italiana (Valcucine).   Nella regia complessiva, un altro elemento partecipa da protagonista alla rappresentazione: la spina lignea a tutt’altezza, fresata e scolpita su entrambi i lati con tecniche a controllo numerico, e imbastita su un’esile gabbia strutturale di metallo, che costituisce il principale elemento di riferimento compositivo tra salotto e area d’ingresso-disimpegno delle scale.   Una boiserie dinamica, funge da diaframma spaziale, integrando due porzioni scorrevoli che consentono un uso flessibile degli ambienti, mentre il controsoffitto alloggia, in ponderati incassi, l’illuminazione indiretta.   Un dettaglio non trascurabile, quest’ultimo. Perché la luce artificiale e naturaleè il vero nume tutelare della casa. Soprattutto quando, zenitale, si effonde dal lucernario di copertura sovrastante la scala interna che collega i due nuovi livelli, incrementando la sua già notevole presenza negli interni, oltre il fronte vetrato.