Una serie limitata di oggetti in vetro traduce il meglio dell’artigianato messicano in un nuovo linguaggio. E il design locale si impone sulla scena internazionale per qualità espressiva e una rafforzata collaborazione tra progettazione e industria. Ce lo racconta il designer Héctor Esrawe

 

di Valentina Croci

 

Bolle di vetro soffiato di grandi dimensioni si appoggiano su cavalletti di ottone in un delicato equilibrio. Scultoree applique proiettano una luce dorata e cangiante grazie allo spessore variabile del vetro e alla superficie martellata all’interno dei volumi. Sono pezzi in edizione limitata del nuovo marchio Nouvel Limited, divisione di Nouvel Studio, un’importante azienda messicana del complemento d’arredo in vetro.

La collezione nasce dalla volontà dei designer Héctor Esrawe, Emiliano Godoy, Brian Thoreen ed EWE Studio di esplorare le frontiere della fabbrica, portarne all’estremo le abilità artigianali e proporre a un pubblico internazionale un’immagine del design messicano più sperimentale e meno ‘etnica’. Pur sempre all’interno delle arti applicate.

Chiediamo a Héctor Esrawe, designer di Città del Messico, con esperienza sia nel design industriale che in processi produttivi più indipendenti e artigianali, se il progetto di Nouvel Limited sia il modo migliore per esaltare l’eccellenza del made in Mexico. “Più che il migliore è un altro modo che si basa sulle competenze e sull’orgoglio di applicare l’artigianato a pezzi straordinari, perché basati sulla collaborazione tra designer e artigiani. Aziende come Ceramica Suro e Nouvel Studio hanno compreso l’importanza dell’unione tra design, arte e industria. Entrambe collaborano con designer e artisti da tutto il mondo per creare pezzi unici e collezioni che esaltano il talento dei loro artigiani”.

Esrawe Studio ha ottenuto riconoscimenti internazionali come il Wallpaper e il Frame Award o il Green Good Design Award di Chicago. Qual è la percezione del design messicano all’estero?
La collezione di Nouvel Limited presentata a Design Miami|Basel 2018 ha avuto una sorprendente risposta di collezionisti, stampa e critica a riguardo della qualità e complessità espressiva dei pezzi. Il design messicano ha trovato voce e spazio nella scena del design mondiale, perché manifestazione di un linguaggio originale e unico. L’interesse è aumentato in modo esponenziale negli ultimi cinque anni, quando la comunità messicana dei designer ha guardato al proprio patrimonio con orgoglio, lavorando a fianco degli artigiani, comprendendo l’importanza di una collaborazione orizzontale e creando consapevolezza nell’industria sui benefici del design quale strumento di differenziazione.

Lei è coinvolto su un duplice fronte: Esrawe e Ewe-studio. Come interagiscono le due realtà?
Esrawe Studio è un atelier di design interdisciplinare che sviluppa progetti e soluzioni che spaziano dall’arredamento all’architettura, all’exhibit design per musei, hotel, ristoranti, uffici o in ambito residenziale. Ewe Studio nasce con Age Salajõe e Manuel Baño per la creazione di pezzi in edizione limitata per il circuito del design collezionabile, realizzati dalle mani dei più talentuosi artigiani e laboratori in Messico, con l’obiettivo di tradurre il nostro patrimonio in nuovi linguaggi. Le due realtà operano in modo indipendente ma condividono il rispetto e la passione per il Messico.

Lei è anche attivo sul fronte della formazione, dall’Universidad Iberoamericana (UIA) di Città del Messico, al corso di laurea in Diseño y Producto al Centro di Miguel Hidalgo. Ci sono segni di cambiamento nelle università di design?
Ci sono sempre più designer preparati e di talento che insegnano nelle accademie. L’atteggiamento e le capacità verso un design consapevole stanno crescendo. Il compito principale, ora, è quello di collegare l’industria al design. E le università messicane stanno sforzandosi in quella direzione.

 

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Del marchio Nouvel Limited, la collezione Precarius di Héctor Esrawe, Emiliano Godoy e Brian Thoreen, e le applique Magma di Ewe Studio. La prima presenta bolle di vetro soffiato appoggiate su piastre metalliche realizzate a mano con un’estetica “raw” da acciaieria. Magma sono sculture in vetro con spessori differenti e finitura acidata su basi in ottone con la superficie interna martellata. Ogni scultura è un’edizione limitata di sette.
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Un ritratto courtesy di Héctor Esrawe.
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Il ristorante giapponese Kumoto a Città del Messico, design Esrawe Studio, presenta un ingresso inquadrato da lastre di acciaio, un’area principale caratterizzata dal pavimento in piastrelle di basalto cesellate e dalla boiserie in legno con rientranze illuminate che si ispirano alle tradizionali bento box. Il tavolo espositivo centrale contiene una vasta gamma di articoli giapponesi. Perpendicolare a esso, il vasto bancone. Foto courtesy Jaime Navarro.
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Il ristorante giapponese Kumoto a Città del Messico, design Esrawe Studio.
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La collezione di arredi Dolmen, design Héctor Esrawe, Manuel Bañó, Federico Stefanovich, Alejandro Ramírez (2018), esplora la ricerca dell’equilibrio tra elementi con diversa materialità, come la pietra e il legno. Nelle foto di Pablo Da Ronco, il contenitore a sbalzo, visto da dietro e da davanti.
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Della collezione Dolmen, il grande tavolo in legno con top incastrato sulla base monolitica in pietra e le sedie Kanji che si ispirano agli ideogrammi giapponesi. La serie di arredi gioca sulla tensione tra elementi sospesi e sulle differenti qualità materiche. Foto courtesy Pablo Da Ronco.