Nell'intervento di restauro del Kunsthaus Dahlem di Berlino, Secco Sistemi ha valorizzato gli infissi

Nell’intervento di restauro del Kunsthaus Dahlem di Berlino, Secco Sistemi ha valorizzato gli infissi

 

Il tema della cultura come propaganda ed espressione del potere per esaltare la visione e il pensiero unico del Reich: nel progetto di Albert Speer per la Grande Berlino si prevedeva la costruzione di alcuni Atelier di Stato per alcuni artisti che avrebbero dovuto contribuire con la loro opera al ridisegno della capitale. Uno di questi fu realizzato dall’architetto Hans Freese per lo scultore Arno Breker, nel distretto di Dahlem.

L’impianto simmetrico dell’edificio longitudinale si articola in tre corpi dalle dimensioni idonee per ospitare attrezzature tecniche come una gru, un ascensore idraulico e un montacarichi. Il rivestimento in mattoni e le portefinestre a tutt’altezza, apribili per consentire il passaggio di grandi sculture, caratterizzano i prospetti rigorosi, mentre gli spazi interni, di ampie proporzioni, sono allestiti con materiali di pregio – basi in marmo per le sculture, stucchi, porte in legno di quercia – e grandi lucernai a soffitto.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’ex Atelier Arno Breker è diventato proprietà della città, a disposizione di importanti scultori internazionali per l’esecuzione di opere di grandi dimensioni.

L’intervento di restauro e trasformazione in Museo d’Arte Moderna ha permesso di recuperare e valorizzare gli elementi principali del volume architettonico, con particolare attenzione agli infissi, ricostruiti con i profili OS2 75 by Secco Sistemi, che restituiscono alle facciate l’immagine originale e rispondono adeguatamente ai requisiti di raffinata eleganza degli interni.

Si tratta di una serie versatile, grazie alle varianti dei profili, capace di trasformare la propria immagine in base ai materiali. Sono oltre 40 i profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto, molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee.