Dall’ovest della Cina, attraverso il nord di Kirghizistan e Uz­bekistan, fino al sud del Kazakistan, predominano i meli selvatici, con un’evidenza tale nel paesaggio da dare il nome all’antica capitale del Kazakistan, Almaty, cioè luogo delle mele.

A questo sistema di foreste e ai temi posti da questi luoghi e dalla fragile condizione che condividono con le attività e la cultura dell’uomo, testimonianza preziosa di biodiversità culturale, il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche ha scelto di dedicare la campagna di studio e di attenzioni della xxvii edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino.

Queste sono le foreste che più hanno destato l’attenzione di Aymak Djangaliev (1913-2009), che tra il 1930 e il 1990 si è dedicato per primo allo studio della popolazione kazaka di Malus sieversii e alla sua salvaguardia. Dal 2010 l’associazione Alma – per opera soprattutto di Catherine Peix e Tatiana Salova, vedova dello scienziato – è impegnata per sensibilizzare il governo locale e la comunità internazionale, per diffondere la conoscenza e preservare le foreste dei meli selvatici e la memoria di Aymak Djangaliev.

A Treviso, nella sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche, le giornate pubbliche di ve­nerdì 13 e sabato 14 maggio prevedono l’inaugurazione di un’esposizione, un seminario pubblico e la pubblicazione di un dossier dedicati a Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan. Infine avrà luogo, presso il Teatro Comunale della città, la cerimonia di consegna ai responsabili del luogo del sigillo disegnato da Carlo Scarpa (1906-1978), l’inventore di giardini che dà il nome al Premio.

La campagna proseguirà con altre iniziative pubbliche, anche a carattere internazionale, nel corso dell’anno, in particolare ad Almaty, antica capitale del Kazakistan.