L’abitazione all’avanguadia, disegnata da chi la abita – l’architetto Robert Konieczny – nell’immenso e maestoso paesaggio della montagna polacca, ha una forma che richiama l’arca di Noè e al contempo dai volumi futuristici.
Konieczny’s Ark costituisce un vero esempio di architettura consapevole, basata sulla conoscenza del territorio e delle problematiche locali, legate alle frane frequenti.
Dopo attenti studi, è stato così creato un edificio ad un piano che ricorda la struttura di un tipico fienile polacco.
Un edificio ottimizzato a livello strutturale e che al contempo enfatizza il legame con il paesaggio circostante. La casa è infatti circondata da ampie vetrate che immergono completamente nella natura selvaggia.
Il cemento è il materiale privilegiato per esterni e interni.
Per gli interni, l’architetto cercava una soluzione che desse continuità agli spazi e che si integrasse sia con gli elementi interni, sia con l’esterno.
Per questo è stato scelto Microtopping Ideal Work, la soluzione cementizia polimerica che, in soli 3 mm di spessore, consente di creare raffinate superfici materiche e continue, senza fughe.
Lo spazio così creato si amplia acquisendo profondità, luminosità, ariosità e leggerezza.