L’idea è tutta nel nome – trattoria – che è allo stesso tempo ispirazione e provocazione. Della trattoria, la Trattoria Trombetta recupera i valori più veraci e puri con la consapevolezza che oggi il mondo è cambiato, i gusti si sono evoluti e la parola cibo si è trasformata da sostantivo a ‘predicato’, divenendo esperienza polisensoriale.

Una cucina ‘immediata’, un menù “pulito” a partire dai nomi dei piatti, un rapporto quotidiano con produttori selezionati, una materia prima autentica ancorata alla ciclicità della natura, un’elaborazione culinaria attenta all’estrazione pura del gusto, per regalare ai commensali un momento stimolante e appagante ancorata alla qualità del tempo.

Questi i tratti distintivi della filosofia di trattoria di Giancarlo Morelli, che non si staccherà dal suo Pomiroeu, ma ne curerà tutti gli aspetti, dal design fino alla formazione della brigata e alla ricerca degli ingredienti.

Il mood del locale si gioca su uno spiccato contrasto tra lo stile contemporaneo e la memoria della trattoria, dove la semplicità dei materiali si sposa con elementi preziosi, quali le pannellature di tessuto e le tappezzerie poste a valorizzare gli ambienti.

La semplicità del progetto elegge il bianco e nero quale linguaggio cromatico per pareti e arredi. Le note di colore dei tessuti spezzano la dicotomia aggiungendo una nota di contrasto.