Nata dal concorso di architettura “enoteca dai tosi – design contest”, cui hanno partecipato gli studi di Francesco Librizzi, Andrea Caputo, Muller van Severen, StudioErrante Architetture e architecten de vylder vinck taillieu, l’enoteca dai tosi apre le sue porte a Matera, la città che la ospita e la ispira, nonché prossima Capitale Europea della Cultura per il 2019.

 

Partendo dal bando del concorso, un’enoteca che si sviluppasse sui tre livelli di cui si compone il sasso, lo studio belga ha progettato e dato vita ad un luogo perfettamente inserito nella storia e nel tempo della città, che si sviluppa sia come un ambiente architettonico costruito per il bisogno dell’uomo che come un elemento naturale, una grotta, un sasso materano.

Come testimonia l’architetto Jan De Vylder, socio dello studio architecten de vylder vinck taillieu vincitore del concorso, la sfida principale infatti era quella di ideare qualcosa a partire da un patrimonio storico e culturale già esistente.

Sfruttando la matericità del luogo, osservando la città e le costruzioni che nei secoli sono nate e cambiate all’interno dei sassi, lo studio ha deciso di interpretare la città e le sue forme.

Matera è visibile negli stessi elementi progettuali, come le scale in tufo, le piastrelle in cotto e il corrimano a torciglione, nei colori, il verde delle porte e il beige dei sassi, e nei materiali, la pietra delle case e il legno dei tetti.