L'architetto si è cimentato anche con restauro e riallestimento di edifici storici e musei, diventando uno tra i più raffinati interpreti dell'architettura italiana al servizio della museografia, si pensi al recupero dell'antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena divenuto centro museale e congressuale, al restauro e riuso della Pilotta e all'allestimento della Galleria Nazionale a Parma, al Nuovo Grande Museo del Duomo a Milano, all'ampliamento e nuovo allestimento del Museo delle Statue Stele Lunigianesi a Pontremoli (Ms).
"Il recupero e l'allestimento di uno spazio museale per me è sempre un lavoro complesso che richiede invenzioni concettuali particolari per reinventare uno spazio. Al fine di creare un percorso avventuroso, suggestivo, quasi uno spettacolo, un'atmosfera di racconto fantasioso: questo è interessante in un museo perchè tiene sveglia l'attenzione del visitatore", ha spiegato Canali.
Un atteggiamento di grande rispetto per la quota originale, con recupero di materiali storici, finiture e pavimenti originali. Il restauro come aderenza fedele al manufatto storico. Il tentativo di riannodare un percorso mettendo in successione ambienti spesso separati e isolati. Una rilettura degli spazi per recuperare situazioni che rivelano i precedenti interventi. Con grande rispetto e umiltà.
Testo di Danilo Signorello - Foto di Efrem Raimondi