Nella terza giornata degli eventi CNAPPC, si è parlato di cicli di investimento, obsolescenza, innovazione e criticità naturali per una nuova e urgente politica territoriale. Alla base una ricerca del Cresme presentata da Lorenzo Bellicini. Ne hanno discusso nel corso di una ricca tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai Paolo Corsini, Simona Cenci (assessore all'urbanistica e al demanio del comune di Genova), Raffaella Paita (deputata, commissione trasporti, poste, telecomunicazioni della Camera dei Deputati), Fabio Rampelli (vice presidente della Camera dei Deputati), Pierciro Galeone (direttore iFel Fondazione Anci), Francesco Bandarin (Unesco senior advisor).

In Italia è allarme manutenzione immobili, reti e infrastrutture. La crisi del mercato delle costruzioni sì è divorata, tra 2010 e 2018, otto miliardi di euro annui di spese destinati a mantenere in servizio, in sicurezza e in funzione edifici, reti e infrastrutture.

Una città come Genova ha seri problemi infrastrutturali. Obiettivo è riconnettere la città al resto del mondo. Il motto è far lavorare parallelamente enti locali e governo centrale. Simona Cenci"

La denuncia parte da un rapporto commissionato da CNAPPC a Cresme, anticipato nelle sue linee generali da Lorenzo Bellicini, amministratore delegato di Cresme. Di questi otto miliardi di euro che mancano all'appello, 3,8 riguardano gli edifici privati e 4,2 le opere pubbliche.

Occorre snellire la burocrazia per accelerare l'allocazione delle risorse. Il futuro del paese richiede unità di intenti a livello governativo Raffaella Paita"

La situazione più grave è nel settore delle infrastrutture dove la perdita è stata del 25%. A frenare la riduzione della spesa, in particolare l'uso di incentivi fiscali per le manutenzioni straordinarie. La fotografia è quella di un paese a rischio che deve al più presto correre al riparo con nuove politiche di gestione degli edifici, delle infrastrutture, del territorio.

Il mercato interno può essere alimentato dal mercato delle costruzioni. E' un problema di qualità che deve portare alla creazione di un circuito virtuoso. Fabio Rampelli"

Crescono i rischi (il 58% degli edifici ha oltre 50 anni di età) e crollano del 40% i nuovi investimenti, fenomeno ancora più grave in un paese che vede invecchiare il proprio patrimonio immobiliare.

La difficoltà della ripartenza è nell'eredità della crisi economica, nella spesa corrente e nei tempi lunghi tra bandi e realizzazioni. Pierciro Galeone"

Tra le proposte, il recupero della centralità della progettazione per favorire la qualità e la rapidità della spesa; un fondo per finanziare la programmazione strategica della città italiana del futuro avviando un'azione di rigenerazione urbana; la creazione di piani di rinascimento urbano in partenariato tra privato e pubblico.

I paesi che riescono a sostenere la crescita sono quelli in cui esiste un rapporto organico tra governo centrale e città. Francesco Bandarin"

Testo di Danilo Signorello - Foto di Efrem Raimondi