La nuova monumentale scultura dell’artista americana Pae WhiteQwalala, realizzata nel giardino esterno de Le Stanze del Vetro è un progetto di Fondazione Giorgio Cini onlus e Pentagram Stiftung.
Questa seconda installazione temporanea – dopo Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto – è un muro curvo (lungo 75 metri e alto di 2.4 metri) realizzato con dei mattoni di vetro, colati a mano dall’azienda veneta Poesia Glass Studio: circa la metà è in vetro trasparente mentre i restanti spaziano tra una gamma di 26 colori, risultato di una tecnica per cui ogni mattone contiene un effetto “tempesta”: un turbinio di colori, pur rimanendo trasparente.

Ciascun mattone è unico, frutto delle conformazioni imprevedibili e variabili proprie del processo di produzione artigianale.

 

Pae White ha studiato le caratteristiche del luogo e i molteplici punti di vista che offre, non solo da terra ma anche dal campanile della Basilica dell’Isola di San Giorgio Maggiore, inserito tra la darsena per le barche e il Labirinto di Borges.

Ha scelto il percorso del muro tra migliaia di progetti elaborati a computer con un software di randomizzazione creato appositamente per questo scopo. Le due aperture nel muro si ispirano all’essenzialità ingegneristica che l’artista ha osservato durante una recente visita alle rovine Maya in Messico e suggeriscono che, anche nel clima politico di oggi, i muri possono essere trasparenti e permeabili e anche avere il potere di unire le persone piuttosto che dividerle.

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Foto di Enrico Fiorese
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