La veneziana Palazzina Grassi (16 stanze e 6 suites a 5 stelle), sorta a ridosso di Palazzo Grassi su progetto di Philippe Starck, è stata pubblicata dai giornali di mezzo mondo, sia perché è il primo progetto d’ospitalità italiano firmato da Starck, sia perché nel 2010 l’ha in parte requisita, per due mesi e passa, Johnny Depp mentre girava The Tourist.

Nel corso di poco più di un anno di vita, la Palazzina (2.800 mq) tra i suoi 4.000 mattoni d’epoca, la boiserie in mogano (un tempo utilizzato per le barche più chic), le opere vitree del franco-algerino Aristide Najean, le 286 specchiere retro-illuminate, s’è ulteriormente evoluta, aggregando la seconda Krug lounge del mondo (dopo quella di San Paolo del Brasile), club cui s’accede solo con tessera. Ma più stuzzicante è il PG’s Restaurant, diretto dallo chef Luigi Frascella, che, in base al genius loci, s’è inventato un azzeccato connubio fra tradizione culinaria veneziana e tecniche di preparazione orientali, mediate dalla sua lunga permanenza presso lo Zuma di Londra e Tokyo; d’altronde, la sapienza con cui tagliano e sfilettano il pesce (ma non solo) i giapponesi è virtù che non fa parte del bagaglio occidentale. Luigi, 33 anni, pugliese, s’è formato da Adelio Donati, Gualtiero Marchesi e Giorgio Locatelli a Londra (dove, per le sue feste private, veniva regolarmente ingaggiato da Damien Hirst, l’artista contemporaneo più rich and famous del pianeta). Per la Palazzina, dov’è approdato dallo scorso agosto, ha compiuto una selezione qualitativa sul cibo, optando – per fare qualche esempio – per i prodotti orto-frutticoli dell’isola di Sant’Erasmo, il prosciutto di Montagnana (Pd), la carne degli allevatori del Trevigiano, il pesce del veneziano Giampaolo, a campo Santa Margherita. Quasi un chilometro zero, anche se allo chef non piace questa espressione, oggi molto di moda e forse già svuotata di significato. Per ciò che riguarda pasta fresca, pane, grissini e pasticceria, vengono artigianalmente fatti dalla brigata di cucina (sei persone). Interrogato su come definirebbe lo stile culinario che ha ‘progettato’ per PG’s, Luigi Frascella cita alcuni significativi punti: naturale, conviviale, con pochi elementi nel piatto e lontano dal concetto fusion. Invitante, insomma, questa “trattoria di lusso”, come l’ha definita il giovane patron di Palazzina Grassi, Emanuele Garosci, che ha fatto prevedere, per gli ospiti più curiosi, una Bespoke cuisine at the chef ’s table, cioè personalizzate lezioni di cucina a seguito di Luigi Frascella, a partire dalla mattina, con la spesa presso i mercati lagunari all’aperto (Rialto e Sant’Erasmo), fino alla cena quando verranno cucinate le cibarie preferite e prescelte dal cliente. Per prenotazioni: tel. 041-5284644, www.palazzinagrassi.com.