Mario Nanni ha recentemente presentato in anteprima al Design Museum di Holon, Israele, il cortometraggio La luce dell’utopia. il racconto di luce dell’artista italiano è stato applaudito da una platea internazionale di 500 professionisti: architetti, progettisti, uomini di cultura. Il video celebra tra poesia e artigianalità, il suo ultimo lavoro presentato alla 13° edizione della Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, dal titolo Common rounde curata da David Chipperfield. 14 opere di luce in cui quest’ultima diventa lo strumento di narrazione e condivisione dello spazio. il ‘terreno comune’ di ogni civiltà è la sua storia; Mario Nanni traccia con la luce i confini dell’utopia religiosa e quella comunista. Si apre un terreno comune e quindi fertile: è il terreno delle diversità tra gli individui, un luogo dove le differenze cessano di essere degli ostacoli, confini, barriere per divenire uno stimolo al dialogo, al confronto e alla conoscenza. Èproprio nella terra di israele che Mario Nanni racconta la sua luce come mezzo di dialogo, di appartenenza e di unione. Dall'ex voto alla tv del popolo, dalla fonte battesimale al muro del sogno infranto, dall'altare dei popoli alla luce della chiamata alle armi. La luce declina il percorso esistenziale delle tappe della vita di un uomo di qualsiasi cultura, di qualsiasi parte del mondo, di qualsiasi colore e di qualsiasi credenza. Per questo motivo Israele, culla della civiltà moderna, è stata scelta come punto di partenza per un viaggio in cui si susseguono momenti di buio,  frastuono,  bagliori,  silenzi, riflessi e penombre. Un percorso in cui solo la luce può raccontare i nostri ideali. ‘Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista’ (San Francesco D'assisi): Mario Nanni chiude il suo intervento con queste parole che sottolineano il suo impegno, la passione e l’orgoglio che da 40 anni guidano la sua passione nel campo della progettazione della luce su misura e la sua professionalità artigiana per comporre una propria, personale, poetica progettuale.