Nasce nella primavera del 1971 il marchio Tisettanta, dall’incontro tra i due fondatori dell’azienda, Peppino e Sergio Turati, con il designer Carlo Bartoli, a cui viene affidata l’art direction.

Oggi Tisettanta che si trova a Giussano, in piena Brianza, e che dal 1996 è di proprietà della famiglia Tassi, celebra quarant’anni di design d’autore e per l’occasione riedita i prodotti più rappresentativi. Quattro decenni che vengono messi in mostra durante il Salone del Mobile negli showroom aziendali di Milano e Londra che espongono le riedizioni storiche: la sedia Thalia di Annig Sarian, la sedia Sm400k di Gerd Lange, il letto Alysso di Annig Sarian, il tavolo Nodo di Carlo Bartoli, il contenitore Bacheca, la Teca e la sedia Minni di Antonio Citterio. Anche se i pezzi che hanno decretato il successo dell’azienda sono molto più numerosi di quelli rieditati e comprendono sicuramente i sistemi, come il Multiplo che, disegnato nel ‘71 da Bartoli, fu uno dei primi mobili componibili di design a raggiungere una larga fascia di pubblico o Metropolis, un sistema di librerie realizzato nell’85 da Antonio Citterio che ancora oggi è in produzione. A celebrare l’importante anniversario è anche la pubblicazione del libro “Tisettanta: quarant’anni di design d’autore” che, edito da Electa racconta come la storia di quest’azienda sia stata segnata dal contributo dei più autorevoli architetti e designer italiani, ma anche dalla creatività dei più grandi maestri della fotografia e della comunicazione. Quattro decenni, durante i quali in Tisettanta hanno lasciato il loro segno, oltre a Bartoli, importanti designer come Gae Aulenti, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Annig Sarian; che hanno visto l’art direction di Carlo Bartoli, di Annig Sarian, di Antonio Citterio e dello Studio Piva Associati; che sono stati contrassegnati, tra tanti, dalla grafica di Bob Norda e dalle fotografie di Aldo Ballo ed Helmut Newton. Senza dimenticare tanti altri prodotti importanti disegnati da Motomi Kawakami, Mauro Pasquinelli, Gerd Lange, Antonello Mosca, Michele De Lucchi, Bruno Rota, Enrico Franzolini e più recentemente Marco Boga, Paolo Piva ed Ennio Arosio, quando la storia di Tisettanta diventa di stretta attualità.