Alle estremità di un tunnel in pietra, composto da anelli circolari, si fronteggiano la statua di un Uomo Vitruviano e un video che riproduce momenti di vita quotidiana di un rifugiato
Un viaggio attraverso il tempo e lo spazio: è il percorso si compie all’interno tunnel in pietra composto da anelli circolari ideato all’architetto libanese Bernard Khoury e realizzato in collaborazione con Margraf.
Le due estremità del tunnel rappresentano il punto di partenza e quello di arrivo: a un capo c’è una statua di un Uomo Vitruviano, ispirato alla celebre figura maschile leonardesca inscritta nelle forme geometriche del quadrato e del cerchio, immobile nella sua perfezione rinascimentale; all’altro capo c’è un video che riproduce in presa diretta i gesti della vita quotidiana di un attore, un rifugiato siriano, ripreso in uno studio di Karantina a Beirut.
Nel tunnel che separa le due immagini il visitatore è invitato ad entrare, ponendosi come terzo elemento tra i due opposti, tra la solidità antica della figura in marmo e la natura volatile e contemporanea del video.
Architetto libanese con studio a Beirut, Bernard Khoury presenta nel Cortile d’Onore l’installazione Vitruvius in Quarantine, realizzata con Margraf. L’azienda con sede a Chiampo (Vicenza) estrae e lavora più di duecento tipi di marmo, operando a livello internazionale con i progettisti e gli studi più rinomati.