Al via la XII edizione di Landscape Festival di Bergamo: oltre 75 eventi in programma, 28 progettisti attesi da tutto il mondo e una Green Square simbolo di un paesaggio dimenticato e di una progettazione urbana del futuro più sostenibile e consapevole

Il paesaggio, qualunque paesaggio, è dinamico, muta in ogni momento. E oggi, come in passato, l’intervento dell'uomo è la chiave di questo cambiamento. Anche il paesaggio del futuro sarà conseguenza della mano e delle necessità umane, dell'uso del suolo per la produzione di cibo, del consumo di energia. La popolazione della Terra continua a crescere, la maggior parte delle persone si concentra in aree urbanizzate. Allo stesso tempo, incombe la sfida del cambiamento climatico: inondazioni devastanti e siccità saranno sempre più frequenti, e insieme all’aumento delle temperature, avranno effetti su vegetazione, piante, essenze e varietà verdi. Il paesaggio, qualunque paesaggio, è anche bellezza, storia, cultura, narrazione. Una complessità che coinvolge non solo le modalità della sua tutela, ma anche come viene raccontato, percepito, valorizzato, protetto. Una complessità che esige un approccio pragmatico e innovativo, nel futuro prossimo, in termini di pianificazione e progettazione consapevoli.

Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio 2022

Forgotten Landscape

Questi e altri temi verranno affrontati nel corso della XII edizione del Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio, promosso da Arketipos e Comune di Bergamo, in programma in Città Alta dall’8-25 settembre 2022. Come ogni anno, il cuore della manifestazione, è la Green Square, firmata dal progettista e plant designer di fama internazionale Cassian Schmidt e dall’Università tedesca di Scienze Applicate di Weihenstephan-Triesdorf, rappresentata da Aurelia Ibach, Verena Hurler, Fabiola Leonett von Wachter e Simon Schwarz, gli studenti che si sono aggiudicati il concorso per la definizione del concept e del focus.

La prima volta di una Università

Per la prima volta, per il progetto principale, è stata coinvolta una facoltà di Landscape Design riconosciuta a livello internazionale, con un orientamento green, innovativo e pratico, in grado di proporre corsi orientati verso tematiche legate alla natura e all’ambiente, spaziando dall’ambito scientifico a quello artistico, dall'high-tech alla Land Art. Alla fine di un percorso durato cinque mesi (da febbraio a giugno 2021), una giuria, composta da membri di Arketipos, due docenti dell’Università di Weihenstephan e il landscaper e urban designer Stephan Tischer, ha selezionato il gruppo autore del progetto Forgotten Landscape.

Un oasi verde, un bosco florido

“Negli ultimi otto giorni abbiamo trasformato la piazza Vecchia di Bergamo in un'oasi verde: i visitatori potranno esplorare quattro diverse aree verdi che ricordano i diversi tipi di vegetazione tipici del Forgotten Landscape ripariale del fiume Po. Inizialmente, avranno la possibilità di attraversare i piedistalli rialzati nella zona verde della foresta alluvionale per poi attraversare una zona di alta vegetazione perenne che si mischia a dei boschetti di salici. Accanto, due diversi tipi di prati umidi con piante da fiore tipiche e un gran numero di larici”, spiega Cassian Schmidt, Plant Designer Green Square 2022. “Forgotten Landscape porta per la prima volta l'illusione di un bosco florido sulla piazza, dove anche piccoli insetti e uccelli stanno trovando posto tra le piantagioni. Gli 82 alberi e le circa 8 mila piante rappresentano la necessità di una vegetazione molto più ampia, specialmente di alberi, nelle aree urbane, per risolvere i futuri problemi di raffreddamento attraverso l'evapotraspirazione e quelli di ritenzione idrica attraverso l'infiltrazione. Trasformare la visione in realtà è stata la vera sfida. Il progetto si è rivelato complesso, ed è stato reso possibile grazie a un team di circa 22 persone - tra professionisti e volontari - che ha lavorato per avere tutto pronto nei tempi stabiliti. È stato un vero piacere lavorare con gli studenti di Weihenstephan. Sono più che soddisfatto dell'aspetto attuale della piazza, migliore di quanto immaginassi. E' stato un onore lavorare in una delle piazze storiche più belle d'Italia.”

Un piano di rilancio della città

Oltre alla piazza, le tre settimane di Festival si arricchiscono di 70 eventi aperti al pubblico, come laboratori, atelier, aree didattiche, giochi, mostre pensate per bambini e famiglie, in grado di coinvolgere educando al verde, al bello e alla sostenibilità. “Bergamo città del paesaggio: lo è, nei fatti, grazie al proprio patrimonio collinare e al fatto che il costruito si fonda con il paesaggio naturale (un quarto della città è, infatti, Parco Regionale dei Colli), caratteristica riconosciuta anche dal Consiglio d’Europa che nel dicembre scorso ha insignito la nostra città con il premio Paesaggio d’Europa 2021,” racconta Giorgio Gori sindaco di Bergamo. “Lo è anche attraverso il Landscape Festival, appuntamento che mira a mantenere in evidenza questo retaggio storico-culturale e paesaggistico della città, uno dei principali tratti identitari principali di Bergamo. L’edizione 2022 è un tassello importante del grande piano di rilancio della città e getta le basi per la crescita della manifestazione in vista dell’appuntamento con la Capitale della Cultura Italiana 2023. Mancano pochi mesi all'appuntamento che vede Bergamo con Brescia protagonista nel nostro Paese di una manifestazione straordinaria: il festival prevede di allargarsi anche su alcuni spazi di Brescia, segnando un'alleanza impensabile fino a pochi anni fa.”

Formazione, ospiti ed esperti

Nutrita e unica anche la rosa di momenti di formazione di altissimo profilo, per esplorare, da diversi punti di vista, il ruolo sempre più centrale del paesaggio a favore di uno sviluppo sostenibile, della rigenerazione urbana e della valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico. Professionisti, progettisti, ricercatori, avvocati, e studenti, provenienti da nove paesi nel mondo da quattro continenti, troveranno nel Landascape Festival un punto di riferimento unico di aggiornamento e crescita professionale attraverso la testimonianza di ospiti ed esperti internazionali.

Costruire la città del futuro

“Sono orgoglioso di inaugurare questa edizione del Landscape Festival: un progetto che, con la sua anima culturale e di respiro internazionale, negli anni, è stato in grado di costruire un percorso che mondo del progetto, delle imprese e delle istituzioni stanno seguendo: una strada per affrontare, in maniera pragmatica, l’urgenza dei cambiamenti climatici e della transizione ecologica, per costruire le città del futuro, grazie all’integrazione di verde, architettura e comunità”, dice Vittorio Rodeschini, presidente Arketipos. “Siamo tutti convinti che ci vogliano più alberi nelle città: a Bergamo diciamo quali alberi e perché. Il Festival è un’opportunità unica di formazione e approfondimento per i professionisti e i progettisti impegnati sul tema; è un'occasione per le aziende, focalizzate sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità e che, in questa manifestazione, possono trovare l'occasione giusta per comunicare e per sperimentare progetti concreti. Un evento che vuole essere un appello anche alla politica, affinché inserisca in agenda, nell'ambito della transizione, un capitolo serio e competente dedicato al tema dello studio, della corretta progettazione e del mantenimento del paesaggio.”

Forgotten Food

Per i visitatori del Festival, sarà inoltre possibile assaporare e apprezzare i piatti della cucina bergamasca “dimenticati” oppure prodotti dell’alveo del fiume Po: grazie all’iniziativa Forgotten Food, ideata da Arketipos e dall’associazione no profit De Cibo e curata dalla giornalista Silvia Tropea Montagnosi: 18 ristoranti di Città Alta proporranno alcune tra le più antiche ricette locali, per far vivere un’esperienza gastronomica e culturale unica, consacrando l’anima autentica della cucina tradizionale.

Landscape Festival è possibile grazie alla partecipazione delle istituzioni che da sempre sostengono e credono nella manifestazione, come Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, UniAcque e Fondazione Cariplo, oltre ad aziende (Panariagroup con il nuovo progetto di sostenibilità in anteprima assoluta Think Zero; Pedrali con gli arredi per l’allestimento di piazza Vecchia e l’installazione Verso le Origini all’Antico Lavatoio firmat Olos Atelier e Raffaele Orrù; Mapei che presenta la nuova linea per pavimentazioni sostenibili Mapestone GR-ECO il cui componente base è un frutto, la mela; Simes che illumina la Geen Square con una selezione di apparecchi per outdoor) main partner dell’iniziativa che trovano nel Festival il contesto più adeguato per esprimere al meglio progetti e valori legati al tema della sostenibilità, fondati sulla centralità dell’uomo, della comunità e della città, anche attraverso installazioni dedicate.